Iniziamo dal confine tra Francia e Italia (1974 m s.l.m.) e scendiamo in Val di Susa, scoprendo rovine romane e abbazie benedettine. La Regione Piemonte é piena di sorprese, come la palazzina di caccia di Stupinigi (UNESCO). Una volta a Torino, godiamoci un Barbera vista Po. Il Piemonte è la terra di Cavour, il nostro statista per eccellenza. Lasciando Torino, seguiremo uno dei suoi lasciti: il Canale Cavour, costruito nel 1866. Importantissimo per le risaie del territorio, il canale scorre in un’area ecologica adattissima al birdwatching. Una piccola deviazione a Vercelli, per incrociare la Via Francigena, e poi saremo a Novara: all’ombra di San Gaudenzio, ordiniamo senza indugio Paniscia! Lasciamo Novara, dirigiamoci in Lombardia. Superiamo il Ticino, e il suo parco naturale, il più antico a livello regionale. Turbigo è un crocevia per i ciclo-turisti, dato che il Naviglio Grande e il Canale Villoresi si incontrano qui. Seguiamo il secondo, e scopriamo alcune ville patrizie come Villa Litta di Lainate, e Villa Arconati nel parco delle Groane. Entriamo a Milano dall’area EXPO, fino al centro storico: il Cenacolo di Leonardo ci aspetta, proprio come una bella Cotoletta “orecchia d’elefante”. Il Naviglio Martesana fu costruito nel 1460 da Francesco Sforza: è una via d’acqua affascinante che ci conduce fuori Milano, fino all’Adda. Ci dirigiamo a Treviglio e Romano, per poter scoprire i dipinti magnifici delle loro chiese. Attraversiamo il fiume Oglio (con la sua bella ciclovia) e ci prepariamo ad un piacevole saliscendi tra le vigne della Franciacorta, fino ad arrivare a Brescia, la leonessa. Una visita d’obbligo all’area di Santa Giulia, con il monastero longobardo di San Salvatore (UNESCO): a seguire polenta fumante. Usciamo da Brescia, e fendiamo il territorio del marmo Botticino. Ci avviciniamo al Garda, uno dei panorami più belli d’Italia: infatti il poeta Catullo elesse Sirmione sua residenza nel I secolo A.C. Sfioriamo Desenzano e ci dirigiamo a San Martino della Battaglia, con un fiero memoriale delle guerre d’indipendenza italiane. Procediamo fino al fiume Mincio, e ci ritroviamo in Veneto. Ancora pochi chilometri e raggiungiamo la bella Verona, origine del mito di Romeo & Giulietta. Mettiamoci lo smoking, si va all’opera in Arena: Aida sta per cominciare! Seguiamo l’Adige verso Sud: andando a Nord, potremmo seguire la mitica Ciclopista del Sole, fino al Brennero. Attraversiamo le vigne di Soave, e la nobile Vicenza, città del Palladio e dove nacque il teatro moderno. Seguiamo il fiume Bacchiglione, scorrendo piacevoli colline con benefici termali, come ad Abano, fino ad arrivare nella dotta Padova, una delle università più antiche d’Europa (Anno Domini 1222). Godiamoci il tramonto a Prato della Valle, sorseggiando uno Spritz. Cin! Usciamo da Padova e dirigiamoci a Est. Seguiamo differenti canali fino al Brenta e alla magnifica Villa Pisani di Stra, uno straordinario esempio di villa veneta. Raggiungiamo Mestre, dal centro ordinato e amico della bici: la Serenissima dista solo 9 km, oltre il Ponte della libertà. Mestre di per sé è una scoperta, con quartieri rinnovati e il nuovissimo museo M9. Procediamo a Nord fino al Sile, dolce e silenzioso, e raggiungiamo Treviso. Trevisan, Pan & Tripe dice il detto… ma se è stagione approfittiamo del celebre radicchio. La Marca è la provincia di Treviso, esploriamo fino al Piave, fiume sacro alla Patria. Attraversiamo la piacevole Oderzo, l’antica Opitergium, e prendiamoci del tempo per visitare Portobuffolé, uno dei villaggi più carini toccati da AIDA. Dopo poco entreremo in Friuli Venezia Giulia: seguiamo il fiume Livenza fino all’ingresso in Pordenone, una delle città più sofisticate e punk in Italia. A Settembre, godetevi il festival Pordenone Legge! Il Friuli è una terra di fiumi e ribelli: raggiungiamo Casarsa della Delizia e prendiamoci del tempo per omaggiare il peta Pierpaolo Pasolini, qui sepolto. Oltrepassiamo il Tagliamento, con il suo greto sassoso, e giungiamo a Codroipo: incontreremo l’ammirevole Villa Manin, famosa per il trattato di Campo Formio firmato da Napoleone. Avviciniamo Udine, capoluogo del Friuli e delle buona birra: gustiamoci una bionda fresca in Piazza Libertà, assieme ad un piatto di Frico croccante. Lasciamo Udine, direzione Sud. Dopo Manzano, un distretto del design del mobile, attraversiamo Gradisca cinta di mura. Oltrepassiamo l’Isonzo, che fu celebrato dal poeta Giuseppe Ungaretti, e facciamo una sosta d’obbligo al Sacrario di Redipuglia, un monumento commovente dedicato ai ragazzi Italiani che morirono qui, durante la Grande Guerra. Dopo l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, iniziamo a intravedere all’orizzonte le montagne del Carso. Raggiungiamo il mare nei pressi di Monfalcone, ed entriamo a Trieste sulla panoramica strada costiera. Siamo al Molo Audace: AIDA finisce qui, ma non il nostro viaggio! Un file GPX con tutte le informazioni necessarie: km, altimetrie, intersezioni. L’app ufficiale di AIDA per orientarsi sul percorso: cosa vedere, dove dormire, la mappa da seguire offline e per mandarci segnalazioniPERCORSO
Dalla Francia all'Istria, in bici
#1 Moncenisio – Torino
#2 Torino – Novara
#3 Novara – Milano
#4 Milano – Brescia
#5 Brescia – Verona
#6 Verona – Padova
#7 Padova – Treviso
#8 Treviso – Pordenone
#9 Pordenone – Udine
#10 Udine – Trieste
AIDA GPX completo
APP “CICLOVIA AIDA”